I capricci

I capricci sono manifestazioni esterne di un disagio interiore, caratterizzate da rabbia, urla e tensioni emotive. Attraverso il capriccio il bambino esprime i suoi bisogni e desideri, entra in contatto con emozioni per lui sconosciute, ricerca attenzioni, impara a conoscere se stesso e a farsi conoscere, scopre limiti e capacità. Per tutti questi motivi i capricci sono normali espressioni di crescita, che tuttavia non vanno mai assecondati.

A che età iniziano a presentarsi?

Intorno ai 18 mesi fino ai 4 anni circa. Età in cui il bambino deve gradatamente iniziare a comunicare bisogni e desideri con modalità differenti rispetto al capriccio.

E le regole?
Parlando di capricci, le regole sono uno strumento fondamentale, perché indicano al bambino la strada sicura da percorrere. Per poter vivere bene infatti i bambini hanno bisogno di regole, che devono guidare tutta la loro crescita.
Esse devono essere poche, chiare e soprattutto per mamma e papà devono essere le stesse!
Una volta stabilite le regole non sono più ammesse eccezioni.
Quali strategie per affrontare i capricci?

• Mantenere la calma ed essere fermi e autorevoli nel far rispettare le regole;
Fornire alternative di comportamento che siano adeguate al contesto ed insieme rispondano al bisogno espresso da bambino;
Non ignorare mai il comportamento scorretto;
Accettare che il bambino provi frustrazione;
Fornire gli strumenti che lo aiutino a dare un nome alle emozioni che prova.

Cosa fare quando il capriccio è passato?
Ristabilire dialogo e vicinanza con il bambino. Parlare di quanto accaduto e del comportamento scorretto è fondamentale poiché aiuta la rielaborazione del capriccio. Il capriccio deve essere gestito al momento e poi dimenticato, il rancore e la rabbia non porteranno a nulla di positivo!