...i nonni sono coloro che permettono di scrivere e conservare la biografia della famiglia,
tramandandola ai nipoti...
Ormai liberi dagli obblighi sociali e dalle assillanti richieste della vita, i nonni rappresentano il lato dolce dell’infanzia, costellato di affettività e vizi.
Nella relazione con i nipoti, essi hanno senza alcun dubbio più tempo da trascorrere insieme rispetto ai genitori. Questo spazio temporale esprime priorità diverse rispetto a quelle di mamma e papà: i nonni hanno oggettivamente altre possibilità ed il nipotino sa che questo tempo è diverso ed esclusivo per lui.
Per il bambino avere un buon rapporto con i nonni significa avere qualcuno che faccia da tramite tra il mondo dei genitori ed il suo.
I nonni sono fonte di grande rassicurazione dando consigli, aiuto e confidenza.
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In sostanza, essi sono una grande ricchezza per la crescita della prole ed un punto di riferimento, interiorizzato fin da piccoli, costante per tutta la vita. Il tutto, però, a patto che i nonni sappiano rimanere nel loro ruolo, non cercando di sostituirsi ai genitori. Capita spesso, infatti, che essi siano tentati oppure intervengano nelle questioni educative della famiglia, suggerendo strategie educative o “alleggerendo” gli interventi che i genitori mettono in atto nei confronti dei figli. Il bambino deve sviluppare complicità con i nonni, ma questi ultimi non devono per nessuna ragione agire all’opposto dei genitori, quanto piuttosto cavalcare la stessa onda educativa, seppur con stili differenti. Di conseguenza, anche se i nonni non approvano certe scelte educative, è essenziale che non squalifichino mai le azioni pedagogiche dei genitori.
La situazione ideale, anche se non sempre realizzabile, si presenta quando i genitori di comune accordo definiscono quali sono le regole (poche e chiare) che vorrebbero che i loro figli seguissero anche in presenza dei nonni, chiedendo poi a questi ultimi di condividere e mantenere le stesse regole anche quando il bambino è solo con loro. Ci deve però essere buon senso: i genitori non devono dare troppe regole, né al proprio figlio, né ai nonni. I nonni allo stesso modo dovrebbero comunicare ai figli quali sono le regole per loro imprescindibili che vogliono che i bambini rispettino quando sono soli con loro.
Può accadere tuttavia che, a causa di visioni differenti, genitori e nonni non vadano d’accordo e che ci siano malumori all’interno dell’ambiente domestico. Da dove partire in questa spiacevole situazione?
Innanzitutto è importante considerare le questioni da un punto di vista differente dal solito: talvolta la visione dei nonni può aiutare i genitori a ridimensionare regole magari eccessivamente rigide mentre, dalla parte di mamma e papà, accettare un consiglio da coloro che hanno già vissuto una situazione analoga può essere di grande supporto. Tuttavia, come si sa, non sempre i consigli sono ben accetti, soprattutto se insistenti ed invadenti. Può anche accadere che tali consigli abbiano conseguenze negative nella relazione tra marito e moglie.. Che fare allora?
In qualsiasi situazione il dialogo è sempre la base da cui partire in quanto può far approdare a nuove dimensioni e consapevolezze. Il confronto è necessario perché evita il rancore, i non detti e l’alimentarsi di tensioni che potrebbero esplodere in reazioni incontrollate da parte degli uni o degli altri, minando così alla relazione. Attenzione però ad un elemento imprescindibile: le discussioni non devono mai avvenire di fronte al bambino, poiché non sopporterebbe il conflitto tra le persone che ama! Se ciò dovesse accadere è importante riprenderlo in un secondo momento con calma e spiegando che a volte anche gli adulti litigano. Allo stesso modo è importante dal punto di vista pedagogico che la prole assista anche alle fasi di riconciliazione.
Evitiamo anche battute e frecciatine. Il bambino, soprattutto se piccolo, non può ancora comprendere il sarcasmo, ma avverte chiaramente la tensione e l’ambiguità sottostante.
Il bambino impara osservando e imitando le reazioni emotive delle persone significative per lui: se queste ultime sono rispettose verso gli altri, anche lui saprà di conseguenza coltivare il rispetto e quanto più esse sapranno mantenere un comportamento socialmente adeguato tanto più il bambino si comporterà in maniera speculare.
Di conseguenza ribadiamo che nella normalità i nonni hanno il compito di attenersi all’educazione che i genitori impartiscono alla propria prole ma con un’ultima precisazione essenziale per i genitori: è necessario mettere in conto che, sebbene le regole educative principali non debbano cambiare, ciò che avverrà a casa dei nonni sarà quasi sicuramente diverso da ciò che accadrà a casa a livello di ritmi e abitudini, ma è proprio questo il bello poiché questi momenti andranno a costituire i felici ricordi d’infanzia di ogni nipote!